STORNI libro d'arte autoprodotto
Il volo degli storni è uno spettacolo impareggiabile, una sorta di gigantesca coreografia messa in scena da un pulviscolo di trattini neri che, come guidati da una mente altra, saettano all’unisono nel cielo, si dispongono e si avvitano su forme indefinite, fluttuanti ed effimere, eppure conchiuse nella loro perfezione. Una malia per lo sguardo e un mistero per la mente. E non puoi non fermarti a godere e ancora una volta a stupirti.
Attimi intensi, fondali carichi di rossi tramonti e luci radenti che esaltano il controluce: qualcosa che la fotografia non può tralasciare.
Tutto questo però Peruzzini ce lo nega, ci lascia sulla soglia sospesi ad aspettare che qualcosa accada, che si manifesti la magica vertigine del volo, che lo stormo si distenda nel suo respiro lungo.
Peruzzini si ferma prima, ne coglie le mosse, l’agitazione, l’impazienza, tutto è ridotto a segni dinamici, assoluti. Egli si limita a darci delle indicazioni, a fornirci degli indizi, ci dispone e predispone ad andare oltre, superare il dato visivo per organizzare possibili autonomi tracciati di volo.
E già ci pare di sentire quel crepitio d’ali, quel fruscio di carte veline che prolifera nel vuoto e che d’improvviso si libera in un grido acuto di intesa.
Antonio Baglivo